| Lunedì | Giorno di riposo |
| Martedì | dalle ore 12 alle 21 |
| Mercoledì | dalle ore 12 alle 21 |
| Giovedì | dalle ore 12 alle 21 |
| Venerdì | dalle ore 12 alle 21 |
| Sabato | dalle ore 12 alle 21 |
| Domenica | Giorno di riposo |
| Water Light Festival | Domenica 18 alle 21 |
Dai portici di Bressanone è possibile sbirciare dentro alle sale del ristorante fink attraverso gli archi delle finestre. Una porta in legno conduce all’interno del ristorante, passando accanto a una selezione di vini delle migliori cantine dell’Alto Adige. Nel corso di un accurato restauro sono state riportate alla luce le pareti e le arcate storiche – e con loro il fascino di un tempo. L’eleganza delle mura antiche è enfatizzata dai mobili in legno antico e dalla biancheria da tavola in morbido tessuto.
La cucina dei monasteri segue il principio della preparazione semplice e naturale di ogni pietanza, enfatizzandone sia il gusto che la digeribilità. I piatti sono principalmente a base di verdure, frutta e erbe aromatiche – sempre fresche e di stagione. Per rispetto del valore del cibo, i prodotti vengono utilizzati nella loro interezza. La cucina è aperta con orario continuato.
Il menù propone piatti stagionali a base di ingredienti coltivati nei monasteri e negli orti di Bressanone. Le proposte culinarie cambiano secondo il ritmo della natura e in base alla disponibilità di alimenti freschi, seguendo le raccomandazioni giornaliere degli agricoltori.
Da sempre la famiglia Fink attinge dall’orto del monastero della città per rifornirsi di frutta e verdura. E negli anni, in cucina si è sempre scelto di utilizzare solo ingredienti naturali e di stagione. Per questa ragione Florian intrattiene uno stretto rapporto di collaborazione con i produttori di ortaggi ed erbe della zona, che porta in tavola con le sue ricette principalmente a base vegetale.
Scopri di più sulla sostenibilitàLo chef Florian Fink è cresciuto nella locanda dei genitori. Deve la sua ampia conoscenza sulla preparazione di verdure ed erbe aromatiche, sottaceti e minestroni, pane e marmellate – come anche dell’arte curativa clericale – a sua madre Antonia e al suo legame con gli orti del monastero di Bressanone. Per sviluppare la sua idea di cucina, Florian si affida a ingredienti coltivati naturalmente e di origine tracciabile.